NOT SO PRIVATE
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Nell’ambito della rassegna nata dalla collaborazione tra Istituzione Gam Bologna e Associazione Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea Ascom Bologna, la OTTO Gallery Arte Contemporanea presenta una mostra collettiva dedicata agli artisti che hanno contribuito a segnare la storia espositiva della galleria, che dall’anno della sua fondazione (1992) rivolge la sua attività alla promozione e alla valorizzazione dell’arte contemporanea.
OTTO Gallery esibisce negli spazi espositivi di Villa delle Rose una ricca selezione di opere molto importanti di artisti ai quali la galleria si identifica da sempre e già esposte nelle mostre presso la galleria in via D’Azeglio 55 o durante altri eventi a cui la OTTO ha partecipato.
Sono presentate opere degli artisti della Nuova Scuola Romana di San Lorenzo: Dentro e fuori di Gianni Dessì; di Bianchi si può ammirare un grande lavoro del 2007 in cera su fibra di vetro. Entrambe le opere sono state appositamente create per le due personali, la prima del 2005, quella di Bianchi assieme a Nunzio nel 2007, dedicate ai due artisti dalla galleria. Di Marco Tirelli è esposta una recentissima tela già presentata ad Arte Fiera 2008. Nunzio presenta un legno combusto, Giuseppe Gallo una tavola, e Piero Pizzi Cannella una tela. Della stessa generazione è Arcangelo che propone Case di Ercolano, opera pubblicata nella sua recente monografia edita da Damiani. OTTO Gallery si identifica anche con artisti della generazione precedente, come Gilberto Zorio di cui si può ammirare Confine, facente parte di una sua personale del 2002; Eliseo Mattiacci che propone Orizzontale (7/7); di Giuseppe Spagnulo è in esposizione un’opera che l’artista aveva esibito ad una mostra dedicatagli dal Guggenheim Museum di Venezia e a quella presentata a fine 2007 alla OTTO; e poi Marco Gastini e Luigi Mainolfi. Di artisti più giovani vediamo Luca Caccioni con un’opera della serie The lotus eater’s – Lotophagie; Luigi Carboni con Nero ombrato; Andrea Chiesi con Tempo 69; Andrea Fogli con una scultura rappresentante una testa in cera; Piero Manai con Natura morta già nella personale Piero Manai. Scatto e sviluppo del gesto a cura di Sabrina Samorì (2007); di Giovanni Manfredini Tentativo di esistenza presentata alla personale 13dicembre2003 e di Per Barclay Regine già nella personale Stanze d’acqua appena conclusa alla OTTO. Sono presenti anche Andrea Galvani e Giovanni Termini, due degli artisti più promettenti del panorama artistico italiano, il primo con una fotografia della serie La morte di un’immagine e Termini, di cui si può visitare la prima mostra personale dal titolo Zero dal 15 maggio al 13 settembre in galleria, presenta una scultura dal titolo Riverbero.
Le opere esposte documentano solo in parte la pluriennale attività della galleria, che ha aperto i suoi spazi anche a importanti mostre di respiro internazionale come quelle di Marcus Luperz (1993), Josè Sanleon (1994, 1997/98), Howey e Scarpulla (1994/95), Tony Cragg (1995/96), Jorge Peris (2001), Emil Lukas (2003). Tra gli eventi che hanno segnato la storia della galleria, oltre ai progetti espositivi nati con l’intento di attivare un processo di rivalutazione storica e di ricognizione generazionale, tra cui basti citare la personale dedicata a Carol Rama (1995), si segnalano le mostre che hanno promosso artisti emergenti ancora poco conosciuti ma presto affermatisi sullo scenario artistico contemporaneo come quelle di Paolo Canevari (1998), Franz Stalher (1999) e Flavio Favelli (1999). Particolare nota meritano anche le mostre collettive ideate intorno a singoli progetti tematici come Delbiancodelnero (1993), Ottoidentità (1997), Ottoerotici (1998), Materica (2003), Il disegno della scultura (2004/05) e IN-SITO “paesaggio residuo” (2007).
Accanto alla progettazione di mostre che in alcuni casi hanno previsto anche installazioni site specific, l’aspetto che ha caratterizzato la galleria è l’attività editoriale rivolta alla documentazione dei progetti allestitivi, tra cui basti citare i cataloghi pubblicati per le mostre di Carol Rama (a cura di Paolo Fossati con una poesia inedita di Edoardo Sanguineti), Marco Tirelli (a cura di Danilo Eccher), Luca Caccioni (a cura di Biel Amer), Arcangelo (a cura di Luca Massimo Barbero) e Andrea Chiesi (a cura di Luca Beatrice), da cui emerge quella vocazione più propriamente culturale che connota gli eventi espositivi curati dalla OTTO Gallery.