GIOVANNI TERMINI
BIOGRAPHY
Giovanni Termini è nato in Sicilia ad Assoro nel 1972. Dopo essersi diplomato all’Istituto d’Arte di Enna, nel 1992 si trasferisce a Roma dove frequenta l’Accademia di Belle Arti. Dal 1998 vive e lavora a Pesaro.
La sua ricerca si focalizza su una ridefinizione della scultura non come ordine di volumi statici, ma come assemblaggio di forme in espansione.
Nel 2001 espone l’opera S.O.S nella mostra Il Senso e la Misura presso la Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive di Pesaro e, nello stesso anno, in occasione della mostra dedicata a Salvatore Scarpitta, il Comune di Cagli (PU) acquisisce l’opera Celare l’Attesa, che si aggiungerà alla Collezione Permanente d’Arte Contemporanea Torre Martiniana (che già vedeva al suo interno opere di Almagno, Mattiacci, Kounellis, Icaro, Mainolfi, Nagasawa, Paolini, Pascali, Zorio, Giuliani, Nunzio, Gastini, Lorenzetti, Bolognini). Nel 2004 partecipa a W lo S.P.A.C., mostra itinerante ideata e curata da Renato Barilli, che lo vede esporre insieme ad Arcangeli, Calzolari, Carboni, Cesarini, Cucchi, De Dominicis, Icaro, Mattiacci, Mercuri, Muzi, Pacus, A. Pomodoro e Vangi; fa parte poi, nello stesso anno, degli artisti che competono per il Premio Suzzara. Nel 2006 partecipa al Concorso Internazionale per Giovani Scultori presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano e, con l’opera Zona Franca, viene selezionato tra i 25 migliori scultori. L’anno successivo presenta presso il Centro Tam – Palazzo Fondazione Arnaldo Pomodoro a Pietrarubbia Castello (PU) Dove tutto è niente, mostra personale sotto la curatela di Bruno Corà. Nel 2008 è presente alla XV Quadriennale di Roma e nello stesso anno partecipa alla collettiva Not so private presso Villa delle Rose a Bologna. Nel 2009 è tra i finalisti del Premio Giovani organizzato dall’Accademia Nazionale di San Luca a Roma ed espone presso la Galleria Fuorizona Arte contemporanea il progetto Attraverso curato da Alberto Zanchetta, con cui collaborerà nuovamente nel 2011 per la mostra collettiva L’angolo obliquo, tenutasi presso la Galleria EFFEarte di Milano, e in diverse altre occasioni negli anni successivi. Nel 2012 inaugura Pull alla Galleria Artcore di Bari, mostra personale curata da Andrea Bruciati, nella quale la tendenza dell’artista a trasformare spazio e tempo in elementi dell’opera e a inglobare e assemblare contenuti e contenitori, presente e passato, a favore di un’opera totale che stimola la percezione assoluta si rende manifesta.
Il 2013 è l’anno della prima mostra personale in un’istituzione museale di Giovanni Termini: presso il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, l’artista espone Disarmata, una grande installazione site-specific che ricorda l’architettura di un cantiere abbandonato e che diventa una metafora della situazione vissuta oggi dal nostro paese. “In questo dialogo tra il sacro e il profano, il compiuto e l’incompiuto, sta il senso della mostra, che mette in gioco la nostra possibilità di relazionarci con situazioni apparentemente incomprensibili ma in realtà aperte a riflessioni profonde e necessarie in tempi come quelli attuali”, commenta Ludovico Pratesi, curatore della mostra.
Nel 2014 partecipa alla mostra Il Collasso dell’Entropia, curata da Alberto Zanchetta, nella quale realizza un altro intervento site-specific per il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MB). Attraverso fasce di nylon che corrono lungo l’estremità superiore del colonnato che cinge le scale del MAC, l’artista avvia una riflessione sull’identità del Museo, spazio relazionale in cui non è ammissibile allentare la “tensione” che pervade la cultura. L’anno successivo espone presso Francesco Pantaleone Arte Contemporanea di Palermo la mostra personale Grado di tensione e partecipa a Scultura #1 insieme a Eliseo Mattiacci e Nunzio alla Galleria Renata Fabbri di Milano.
I mezzi con i quali Termini definisce le proprie opere sono costituiti da oggetti d’uso, provenienti dai contesti più vari, e da materiali di tipo diverso: legno, acciaio, vetro, tubi innocenti, fasce di nylon, cinghie, molle, plexiglas e polistirolo si scontrano come a voler affermare il primato della materia o della forma. Tali materiali, assemblati con intento contrastante, coinvolgono lo spettatore sia fisicamente che mentalmente. Si tratta di installazioni che, spesso in modo ironico e paradossale, comunicano un senso di attesa e invitano alla sosta, alla riflessione e nelle quali la solidità delle strutture si mette in relazione con la precarietà dell’esistere.
Tra le mostre più recenti si ricordano le collettive: Rilevamenti 1, a cura di D. Bigi, B. Corà, T. Evangelista, A. Iori, F. Sardella, M. Tonelli, CAMUSAC – Cassino Museo Arte Contemporanea, Cassino (FR), 2016; Disio. Nostalgia del futuro, a cura di A. Tolve, La Caja, Centro Cultural Chacao, Caracas (Venezuela), 2017; Arte e tecnologia, a cura di R. Farinelli, Museo di Lan Wan, Qingdao (Cina), 2017; Walkabout #01 / Foreignness / Incantamento, Fondazione la Fabbrica del Cioccolato, Torre Blenio (Svizzera), 2018; Spatium, a cura di A. Madesani, Palazzo Visconti, Brignano Gera D’Adda (BG), 2018. Tra le personali: Pregressa, a cura di A. Zanchetta, Renata Fabbri Arte Contemporanea, Milano, 2016; Visioni d’insieme, a cura di B. Corà e A. Zanchetta, MAC Museo d’Arte Contemporanea, Lissone, 2017; E’ vietato eseguire lavori prima di avere tolto la tensione, a cura di S. Evangelisti, Galleria Vannucci, Pistoia, 2018; …come in scia, Spazio C.O.S.M.O., Milano, 2019.
Il rapporto con la OTTO Gallery inizia nel 2008 con la personale Zero, alla quale segue la collettiva (to)PUZZLE insieme a Andrea Facco e Gianni Moretti nel 2011, a cura di Alberto Zanchetta. Nel 2018 espone una nuova mostra personale dal titolo (Criteri generali per la) messa in sicurezza e partecipa insieme a Davide Mancini Zanchi, Daniele Puppi e Eugenio Tibaldi alla collettiva Opera morta “si tout est sculpture pourquoi faire de la sculpture”, entrambe a cura di Simone Ciglia.
MOSTRE PERSONALI (selezione)
2020
Quella cosa su cui inciampi, testo di Alberto Zanchetta, RISS(E), Varese
Contrappunti, a cura di Riccardo Farinelli, Villa Rospigliosi, Prato
2019
…come in scia, Spazio C.O.S.M.O., Milano
2018
(Criteri generali per la) messa in sicurezza, a cura di Simone Ciglia, OTTO Gallery, Bologna
E’ vietato eseguire lavori prima di avere tolto la tensione, a cura di S. Evangelisti, Galleria Vannucci, Pistoia
2017
Visioni d’insieme, a cura di Bruno Corà e Alberto Zanchetta, MAC – Museo d’Arte Contemporanea, Lissone (MB)
Innesti, a cura di Silvia Evangelisti, Galleria Vannucci, Pistoia
2016
Pregressa, a cura di Alberto Zanchetta, Renata Fabbri Arte Contemporanea, Milano
2015
Residuale, a cura di Lorenzo Bruni, Galleria Artcore, Bari
Grado di tensione, , a cura di Agata Polizzi, Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo
2013
Disarmata, a cura di Ludovico Pratesi, Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive, Pesaro
2012
Pull, a cura di Andrea Bruciati, Galleria Artcore, Bari
2011
Zona limitata, a cura di Angelo Capasso, Galleria Piomonti Arte contemporanea, Roma
2009
Attraverso, a cura di Alberto Zanchetta, Galleria Fuorizona Arte contemporanea, Macerata
2008
Zero, Otto Gallery, Bologna
2007
Dove tutto è niente, a cura di Bruno Corà, Centro Tam – Palazzo Fondazione A. Pomodoro, Pietrarubbia Castello (PU)
2006
Tre di Tre, a cura di Gabriele Tinti, Serra dei Conti (AN)
2001
Centro per la Scultura Contemporanea Torre Martiniana, a cura di Fabrizio D’Amico, Cagli (PU)
2000
Spazio, Tempo, Luce, Casetta Vaccai, Pesaro
MOSTRE COLLETTIVE (selezione)
2021
Passages / Paysages, a cura di Roberto Lacarbonara, Palazzo Barbò, Torre Pallavicina (BG)
2020
Ti regalo una idea, a cura di Michela Eremita, Santa Maria della Scala, Siena
La forma della terra, a cura di Simone Ciglia, Fondazione Menegaz, Castelbasso (TE)
Dai Un Segno, Accademia Nazionale di San Luca, Roma
2019
Opere grandi opere, omaggio a Massimo Vannucci, curated by / a cura di Riccardo Tonti Bandini, ex Chiesa di San Francesco, Macerata Feltria (PU)
Incontro a Palazzo, a cura di Adele Cappelli, Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale di Urbino, Urbino
Men, Only Men, Simply Men, curated by / a cura di Antonello Tolve, GABA.MC, Galleria dell’accademia di belle arti, Macerata
Passeggiata serena nel bosco, Dynamo Camp, San Marcello Pistoiese (PT)
2018
Opera morta “si tout est sculpture pourquoi faire de la sculpture”, a cura di Simone Ciglia, OTTO Gallery, Bologna
Walkabout #01/ Foreignness/ Incantamento, a cura di Ermanno Cristini, Fondazione la Fabbrica del Cioccolato, Torre Blenio (Switzerland)
Spatium, a cura di Angela Madesani, Palazzo Visconti, Brignano Gera D’Adda (BG)
Let’s twist again, Galleria Vannucci, Pistoia
Dimenticata a memoria, a cura di Antonello Tolve, Galeria Abra, Los Galpones, Caracas (Venezuela)
Playground, a cura di Alberto Zanchetta, MAC – Museo d’Arte Contemporanea, Lissone (MB)
2017
Terra, a cura di Silvia Evangelisti, Galleria Vannucci Arte contemporanea, Pistoia
La memoria e l’oggetto, a cura di Alessandro Demma, Certosa di San Giacomo, Capri
Arte e tecnologia, a cura di Riccardo Farinelli, Museo di Lan Wan, Qingdao, Cina
Made in filandia, La filanda, Pieve a Presciano, Arezzo
Disio. Nostalgia del futuro, a cura di Antonello Tolve, La Caja, Centro Cultural Chacao, Caracas (Venezuela)
RAID, Museo per piccioni, Bologna
2016
Rilevamenti 1, a cura di D. Bigi, B. Corà, T. Evangelista, A. Iori, F. Sardella, M. Tonelli, CAMUSAC – Cassino Museo Arte Contemporanea, Cassino (FR)
Princìpi di aderenza, a cura di Lorenzo Madaro, Castello Silvestri, Calcio (BG)
Non c’è abbastanza passato da andare a visitare, a cura di Valeria Raho, Galleria Artcore, Bari
Summer show, Galleria Renata Fabbri, Milano
Il valore dell’Arte, a cura di Silvia Evangelisti, Galleria Vannucci, Pistoia
No Place, Castello di Fombio (LO)
L’Arca dell’Arte, a cura di Umberto Palestini, Rocca Ubaldinesca, Sassocorvaro (PU)
2015
Scultura #1, (con Eliseo Mattiacci e Nunzio), a cura di Federico Sardella, Renata Fabbri Arte Contemporanea, Milano
Tra passato e presente, a cura di Gemma Anais Principe, Palazzo Arnone, Cosenza
Au Rendez-Vous des Amis, a cura di Bruno Corà, Palazzo Vitelli, Città di Castello (PG)
2014
Stanze, a cura di Umberto Palestini, Palazzo Re, Giulianova Marche (TE)
Il Collasso dell’Entropia, a cura di Alberto Zanchetta, Museo D’Arte Contemporanea di Lissone (MI)
2013
(P)ARERGA &(P)ARALIPOMENA DELLA (P)ITTURA, a cura di Alberto Zanchetta, Bonelli LAB, Canneto sull’Oglio (MN)
2012
Sprezzatura. Homo faber, Homo dialecticus, a cura di Alberto Zanchetta, Galleria Zelle di Palermo e L.E.M di Sassari
Il principio delle pagine, a cura di Danilo Montanari, Biblioteca universitaria di Bologna, Bologna
2011
(to)PUZZLE, a cura di Alberto Zanchetta, OTTO Gallery, Bologna
L’angolo obliquo, a cura di Alberto Zanchetta, Galleria EFFEarte, Milano
Il potere modellante della parola, a cura di Cristina Petrelli, Galleria Marconi, Cupra Marittima (AP)
Peer to Peer, a cura di Dario Ciferri, Cristina Petrelli, Simonetta Angelini, Marche Centro d’Arte, San Benedetto del Tronto (AP)
Liquid Flags, a cura di Gabriele Simoncini, Palazzo della Pretura, Sassoferrato (AN)
2010
Il mondo in presenza di cose, a cura di Alberto Zanchetta, Spazio Combo, Perugia
VII Biennale Internazionale della Scultura della Regione Piemonte, Premio Umberto Mastroianni, Barge (CU)
Natura Cultura, a cura di Cristina Petrelli, Chiesa di Santa Maria dè Armenis, Matera
2009
La leggerezza della scultura, a cura di Aldo Iori, Parco dell’arte, Cerrina (AL)
Premio Giovani, Accademia Nazionale di San Luca, Roma
2008
Not so private, Villa delle Rose, Bologna
XV Quadriennale di Roma, Palazzo delle Esposizioni, Roma
2006
1 Premio Internazionale Giovani Scultori, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano
2005
Marche Campo Giovani, a cura di Stefano Verri, Rocca Malatestiana, Fano (PU)
Materika, a cura di Aleksander Bassin, Claudio Cerritelli, Radovan Vukovic, Peter Weiermair, Castello di Gorizia e Nova Gorica (Slovenia)
2004
W lo S.P.A.C., a cura di Renato Barilli, Frontino (PU)
44° Premio Suzzara, Galleria del Premio Suzzara, Suzzara (MN)
LIBEROLIBROD’ARTISTALIBERO, Chiesa di san Carlo, Spoleto (PG)
2001
Open Air Sculptures, a cura di Roberta Ridolfi, Passo del Furlo, Abbazia di S. Vincenzo (PU)
Il Senso e la Misura, a cura di Roberta Ridolfi, Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive, Pesaro
1998
Centro TAM, Palazzo Fondazione Arnaldo Pomodoro, Pietrarubbia (PU)
EXHIBITIONS
2018 Opera morta “si tout est sculpture pourquoi faire de la sculpture”
2018 (Criteri generali per la) messa in sicurezza
2011 to PUZZLE
2011 Collection for Collectors
2008 Zero