CATTEDRALE
pizzi cannella
Sabato 13 marzo, alle ore 18.30, la OTTO Gallery Arte Contemporanea inaugura la mostra personale di Piero Pizzi Cannella: Cattedrale. E’ il terzo appuntamento espositivo dell’artista romano alla OTTO Gallery, dopo la mostra del 1998, Tondo a Tunisi, e a Quattromani, nel 2000 insieme ad Arcangelo. Con Nunzio, Dessì, Ceccobelli, Gallo, Tirelli e Bianchi, Pizzi Cannella è stato protagonista di una nuova stagione dell’arte romana: la cosiddetta Nuova Scuola Romana, gruppo legato più da un’idea artistica di fondo che da uno stile creativo comune, che ha riproposto l’attenzione sui mezzi d’espressione della pittura.
Il lavoro di Pizzi Cannella (nato a Rocca di Papa il 20 novembre 1955) sulle Cattedrali nasce dalla necessità di un dialogo con il contemporaneo storico, politico, e religioso. Il progetto, iniziato nel 2001, è di dipingere tutte le cattedrali del mondo. La mostra alla OTTO Gallery Arte Contemporanea, che vedrà l’esposizione di due grandi Cattedrali e degli studi preparatori, è la terza tappa espositiva di questo nuovo ciclo pittorico, preceduta, nel 2003, dalla personale Polittici 2001-2002 presso Castello Colonna, Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Genazzano e dalla mostra presso l’Hotel des Arts Centre Mediterranéèn d’Art, Conseil General du Var di Tolone inaugurata a gennaio.
Il linguaggio pittorico di Pizzi Cannella si è sempre sviluppato in cicli, attraverso la ripetizione di soggetti, in una incessante elaborazione e aggregazione di segni distintivi. Gli oggetti, che fanno parte del lessico di Pizzi Cannella, trascendono il loro reale significato, per assumerne uno metaforico, in cui si concentra la volontà creativa e artistica del pittore. Sono simboli iconici ricorrenti, forse un pretesto per dipingere un’emozione, uno stato d’animo.
Anche questo nuovo lavoro ruota intorno a un tema riconoscibile e identificato: la Cattedrale. Il soggetto, che sembra in un primo momento identificarsi oggettivamente e geograficamente, si riscopre sedimento della memoria, di visioni di viaggio, di paesaggi, di architetture che potrebbero essere, allo stesso modo, dell’Occidente e dell’Oriente: cupole di cattedrali cristiane e di moschee, minareti e torri, elementi decorativi difficilmente riconducibili a un’unica cultura.
Il fare pittorico di Pizzi Cannella permette allo sguardo di indugiare con lentezza sui dettagli, a scoprire i particolari velati e nascosti dal colore, utilizzato a tinte grezze, che a tratti si addensa e si sovrappone, scivola in rivoli, e a tratti diluisce.