BONJOUR MONSIEUR F. – VIATICO PITTORICO
andrea facco
a cura di Alberto Zanchetta
Dopo le mostre collettive tenutesi nel 2005 e nel 2011, Andrea Facco inaugura la sua prima mostra personale alla Otto Gallery di Bologna. Il titolo, Bonjour Monsieur F., è il libero adattamento di un quadro dipinto da Gustave Courbet nel 1854 (La Rencontre or Bonjour Monsieur Courbet, oggi al Musée Fabre di Montpellier) in cui assistiamo all’incontro tra l’artista e il collezionista Alfred Bruyas; alla ricerca di un soggetto da dipingere, Courbet viene intercettato dal suo amico e mecenate mentre porta sulle spalle gli attrezzi del mestiere: tele, pennelli, colori, vernici, una tavolozza e un cavalletto pieghevole.
L’idea del flaneur che si procaccia le immagini è all’origine di questa mostra, che l’artista ha concepito come un viatico tra i vari livelli pittorici e le loro “potenziali convergenze”. Quella di Andrea Facco è un’escursione urbana, ma anche un excursus nei generi, negli stili e negli idiomi della pittura. Dopo una rapace ed eterogenea selezione di immagini, l’artista ha inteso suggerire una sintesi iconografica, accostando dettagli in apparenza antitetici, come ad esempio le scritte spray sui muri, i tabernacoli votivi dei santi e l’ampia gamma dei motivi macabri che infestano la contemporaneità. La capacità di intrecciare relazioni tra le immagini diventa quindi un esercizio stilistico, o meglio: un iperstile – come lo definisce l’artista – in cui le ruggini della quotidianità si smarriscono in un labirinto mnemotecnico. La promiscuità di soggetti presenti in mostra sembra infatti stimolare l’ippocampo (regione cerebrale responsabile delle mappe cognitive e delle relazioni spaziali fra i luoghi) essendo in relazione sia con la memoria che con l’orientamento. L’itinerarium mentis di Facco attua così un rimescolamento della pittura per metterne in luce le specificità e le contaminazioni linguistiche.