THE DEVELOPEMENTAL YEARS

emil lukas

Sabato 1 Marzo 2003 alle ore 18.30 si inaugurerà presso la nuova sede della OTTO Gallery Arte Contemporanea, via D’Azeglio 55 a Bologna, la mostra personale dell’artista americano Emil Lukas; è la prima personale dell’artista nei locali della galleria OTTO dopo la precedente mostra a due con Luigi Carboni nel Novembre del 2000.

Nato in Pennsylvania, dove vive e lavora, Lukas ha realizzato mostre sia in America (New York, Los Angeles, San Francisco, Miami) che in Europa (Colonia, Amsterdam) e in Italia (Genova, Verona, Trento, Bologna).

Il lavoro di Emil Lukas propone una sorta di paradosso conseguito attraverso un doppio movimento: da un lato l’accumulo, l’inglobamento senza misura e senza fondo delle cose e dei loro spazi, dall’altro il risucchio, il gesto di negazione, di accantonamento dei significati noti e dei nessi abituali. Il risultato è un emergere di eventi e relazioni che si manifestano in quanto tali e non più come paradigmi stabiliti. Lukas assembla residui di materiale (tele, plastiche, elementi organici, etc.) nel tentativo di dare forma estetica ad una sensazione spaziale e/o materiale della forma- natura in rapporto con il tempo. I differenti elementi utilizzati si fanno brano in questo processo di estensione, tutto nella sua opera suggerisce l’idea di un interminabile work in progress cognitivo: cambiamento/ divenire, momento (pausa/intervallo), contemporaneità, cioè disposizione a concertare e dilatare contemporaneamente gesti e sguardi. L’arte stessa si dilata e comprime in un continuo dinamismo dove ciò che conta è il farsi stesso dell’opera. Queste le caratteristiche di un lavoro da vivere e da esperire.

L’esposizione è stata concertata dall’artista appositamente per gli spazi della galleria: nella prima sala saranno esposte opere di grandi dimensioni, tra cui una sorta di opera-libro,  da sfogliarsi; nella altre sale il lavoro di Lukas si svilupperà seguendo la trama suggerita dal titolo della mostra.

Le opere di Lukas sono presenti in molte importanti collezioni sia pubbliche sia private tra cui ricordiamo la collezione Panza di Biumo.

In collaborazione con la Galleria Studio La Città di Verona.

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