SESTANTE
gianni dessì
SEI OPERE A DISEGNARE
UN PERCORSO NEL TEMPO E NELLO SPAZIO
SUL DIVENIRE DI UNA SENSIBILITA’
CHE TROVA NELLA PITTURA
UN PENSIERO CHE SI FA IMMAGINE
E GUIDA DEL VIVERE.
QUESTO L’ORIZZONTE
QUESTA LA VISIONE
QUESTA L’OPERA
SESTANTE
Gianni Dessì
Dopo le personali del 1996 e del 2005 e le mostre con Giuseppe Gallo del 1993 e con Alfredo Pirri del 2001, Gianni Dessì torna nelle sale espositive della OTTO Gallery di Bologna con la mostra Sestante. Questa volta già dalla scelta del titolo è l’idea del viaggio, di un itinerario, a imporsi insieme alla figura per eccellenza del viandante… quella del marinaio con il suo strumento utile a stabilire, scrutando le stelle, quello che viene detto “punto vero”, cioè la sua posizione.
Sestante, parola che foneticamente assume anche il senso di un solitario “essere a parte”, a se stante appunto. I sei lavori in cui la mostra si articola, di periodi diversi, divengono allora tappe di un tragitto e costellazione insieme, momenti di un orientarsi, nel tentativo di delineare il senso di un’opera, come quella di Dessì, ricca di accenti e sfumature, propria di un universo creativo in continua espansione. Stretto è il dialogo tra pittura e scultura, disegno e gesto, come anche il rapporto e i richiami che l’artista instaura tra le opere dislocate nelle varie sale della galleria che, percorse, si arricchiscono di risonanze divenendo tappe di un viaggio nel tempo e nei luoghi tematici propri dell’opera di Dessì e che i titoli evidenziano, insieme alla loro definizione materiale, testimoniando di una volontà della pittura di farsi immagine, esperienza del vedere, entrambe sondate nei loro valori poetici e percettivi, filo conduttore che attraversa tutta la quarantennale sua produzione.
Gianni Dessì (Roma, 1955) Le sue opere sono in importanti collezioni pubbliche e private, tra cui: FRAC di Toulouse (Francia), Gemeente Museum di Helmond e Groninger Museum di Groningen (Paesi Bassi), MACRO di Roma, Museum Moderner Kunst di Vienna (Austria), Museum of Contemporary Art di San Diego e MOMA di New York (USA), Museum Art.Plus Donaueschingen (Germania), collezione UNICREDIT e Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, Fondazione de Fornaris – GAM Galleria d’arte moderna e contemporanea di Torino