TUTTI SANTI
giovanni manfredini
Sono presentati nuovi lavori in cui il corpo è sempre protagonista, come tema e pratica diretta, autorappresentazione dell’artista e simulacro dai significati universali.
L’arte di Giovanni Manfredini unisce performance ed esistenzialismo a espliciti rimandi all’arte sacra. I corpi che affiorano dai fondi nerissimi, assoluti e al contempo estremamente fisici, sono corpi violati e fermati nell’estasi di un momento, sospesi nella perenne dicotomia tra spirito e materialità. Non c’è nulla di narrativo nelle opere di Giovanni Manfredini, tutto è vissuto nel presente, nell’attimo in cui il corpo è bloccato sulla superficie trattata a nerofumo, in forme espressive vicine a un’iconografia di matrice sacra. Il lento lavoro a pittura successivo aumenta ulteriormente la dimensione scultorea delle figure, allontanandole dall’originale espressività performativa.
Il percorso espositivo, attraverso le tre sale della galleria, vede all’entrata un trittico di grandi dimensioni, con corpi a figura intera e una tavola ispirata all’opera di Caravaggio. La seconda sala ospita un grande lavoro sempre su tavola, dove il corpo raffigurato, di un bianco puro, esce con forza dalla parete che sembra quasi sfondata dal nero intensissimo dello sfondo. Nella terza sala invece un’installazione a croce di nove lavori ad olio su carta tra cui spiccano le figure di contemporanei San Sebastiano. Accanto un’opera, sempre su carta, in cui centrale è un libro che si apre alla luce sul particolare tratto dal Sacrificio di Isacco di Caravaggio.