L’OCCHIO DI NARCISO
giuseppe maraniello
Per la prima volta, la OTTO Gallery presenta nei suoi spazi una mostra personale di Giuseppe Maraniello. L’artista, napoletano di nascita e milanese di adozione, torna a Bologna con un ciclo di opere composto appositamente per questa occasione: lavori di piccole e grandi dimensioni che dialogano in una compenetrazione tra scultura e pittura.
In questa mostra non mancano i caratteri fondamentali della poetica di Maraniello: la prima sala è occupata da una maestosa scultura, in bilico tra l’elegante leggerezza e la potenza fisica della materia di cui è costituita, che si scontra con il pubblico quasi aggredendolo all’ingresso. Blocchi compatti si dissolvono in vuoti improvvisi, come getti di vitalità intrinseca della materia che si sprigionano per occupare quasi tutta la sala, costringendo lo spettatore a girargli intorno.
In seconda sala, il lavoro a parete dalla tinta metallica viva e forte, nega la bidimensionalità propria di un quadro. Estensione di un’opera pittorica diviene una struttura abitata da una piccola scultura in bronzo, simbolo di conflitto, che rimanda la memoria a quella di dimensioni più importanti presente nella recente mostra retrospettiva Il gatto dorme rotondo da poco conclusasi a Firenze al Giardino di Boboli. La terza sala, invece, è caratterizzata da opere realizzate con diversi materiali, quali il legno e il mosaico, e dal dialogo tra pittura e scultura, che si scambiano di ruolo per poi tornare ad essere loro stesse, più rafforzate e consapevoli di prima.
Anche in questa mostra viene confermata la grande classicità dell’opera di Maraniello che, pur azzardando sempre nella sperimentazione degli accostamenti materici, risulta di grande maturità e complessità nei temi trattati.