GIUSEPPE SPAGNULO
La mostra, appositamente ideata per OTTO Gallery da Giuseppe Spagnulo – uno dei maggiori scultori italiani internazionalmente riconosciuti – prevede tre momenti espositivi che si identificano con i tre spazi della galleria.
Nella prima sala sarà esposto un Libro, una scultura in cinque pezzi che ricordano le pagine di un libro, scomposte, sparse nello spazio. Le pagine sono lastre plasmate dal fuoco nel ferro ed è incredibile la levità che Giuseppe Spagnulo riesce a imprimere alla materia pesante che lavora. Il fuoco traccia segni liberi e imprevedibili, fluidi come acqua nelle sfumature del blu e del rosso, i colori dell’acciaio incandescente raffreddato. Il lavoro di Spagnulo trasmette una intensa sensualità: la profonda immersione dello scultore nella materia, nel suo pulsare vitale, dona alla sua arte una profonda essenza erotica.
Nella seconda sala invece i fogli del libro sono ricomposti e la scultura orizzontale vede l’accumularsi di lastre d’acciaio quadrate, tagliate e ricomposte secondo il dettame dell’artista. Questa scultura rimanda a quelle create negli anni ‘80 ispirate alla figura di Antigone, sculture che si svolgono in orizzontale, la dimensione, secondo Spagnulo, della tragedia. Intorno, a corona del grande blocco, quattro carte colorate, incorrispondenti ai colori primari: il nero della terra, il giallo cadmio della follia, il rosso del fuoco, il blu cobalto dell’acqua. Queste carte, realizzate con sabbia vulcanica, polveri di ferro e pigmenti, hanno contemporaneamente la fisicità della scultura e la leggerezza, la liricità del lavoro su carta, che esalta anche la gestualità istintiva e libera del segno. Nella scultura, come sulla carta, l’azione dell’artista si risolve sempre con un rapporto diretto e fisico con la materia.
Nella terza sala una grande scultura intitolata Le mie rose, un lavoro inedito, completamente nuovo, che sarà la vera sorpresa di questa mostra alla OTTO.